lunedì 26 ottobre 2020

il FMI vuole un nuovo sistema monetario

 

"il Fondo monetario internazionale si prepara a introdurre un nuovo sistema monetario e nessuno se ne accorge"

Kristalina Georgiewa, direttrice del Fondo monetario internazionale (FMI) per un anno, ha sganciato una bomba la scorsa settimana all’incontro annuale congiunto della sua organizzazione e della Banca mondiale che è stata quasi completamente ignorata dai media. In un discorso pubblicato su YouTube , ha detto che il mondo stava affrontando un nuovo “momento di Bretton Woods”. In parole povere questo significa: il FMI ​​si sta preparando per l’introduzione di un nuovo sistema finanziario.

Georgieva ha parlato di una “catastrofe economica che ridurrà l’economia mondiale del 4,4% quest’anno e che distruggerà una produttività stimata di 11 trilioni di dollari entro il prossimo anno”. Presume che il livello del debito aumenterà in modo significativo nel 2021 – al 125% circa del prodotto interno lordo nelle economie avanzate, al 65% nei mercati emergenti e al 50% nei paesi a basso reddito.


(...) la montagna del debito cresce in modo intollerabile anche nei paesi industrializzati. Se non si fa nulla, c’è il rischio di collasso, e questo è esattamente ciò che il FMI vuole prevenire con tutti i mezzi.

Il fatto che la signora Georgiewa abbia posato davanti al New Hampshire Hotel di Bretton Woods nel video e abbia annunciato la conferenza del 1944 come un fulgido esempio della creazione di un nuovo sistema finanziario globale mostra simbolicamente di cosa si tratta: l’FMI vuole un nuovo sistema finanziario che ha soprattutto una caratteristica: dovrebbe rendere ancora una volta gli USA i dominatori assoluti del flusso mondiale di denaro.

Una corsa contro il tempo

Mentre la FED sta spingendo l’introduzione del dollaro digitale, anche le altre principali banche centrali stanno lavorando a pieno ritmo su progetti simili. Il progresso più avanzato è stato fatto in Cina, dove lo yuan digitale è stato sperimentato da aprile. Questo è ovviamente pericoloso per gli Stati Uniti perché la Cina, in quanto maggiore partner commerciale di 130 paesi, è ora estremamente ben collegata in rete in tutto il mondo e potrebbe passare all’offensiva per utilizzare la propria valuta digitale come mezzo di pagamento internazionale.

Per questo motivo, il FMI e la FED stanno attualmente lavorando contro il tempo in una divisione del lavoro. Mentre la FED sta installando il dollaro digitale nel proprio paese da gennaio, il FMI deve assolutamente cercare di stabilirlo a livello internazionale come mezzo di pagamento prima della competizione.

    Ernst Wolff

 

fonte: deutsche-wirtschafts-nachrichten.de 

 

tra 4 mesi il dollaro digitale 

 --- ----- ----

https://investmentsobseGeorge Gammon: Bretton-Woods 2020 


--- ----- ---

 


A giugno il direttore generale del FMI, Kristina Georgieva ha parlato di una Grande Trasformazione successiva ai lockdown. Entusiasti del blocco dell’economia e della libertà di movimento delle persone, per i padroni del denaro si dischiudono nuove “opportunità”. Tra queste la ​trasformazione digitale e la possibilità di muoversi verso una società “più verde”.
Per gli iperpadroni, il virus non è una tragedia con il suo carico di lutti e sofferenze, ma il passo decisivo verso la “grande trasformazione “. Una visione condivisa dal WEF – World Economic Forum di Davos – che parla di Grande Reset. Il concetto è stato presentato nel corso di un evento online organizzato dal WEF, dove si sono ascoltati gli appelli dell’industria e della finanza occidentale ad utilizzare l’”opportunità” concessa dalla pandemia (!!!) per “sostituire il modello vigente con un  New Deal verde, ossia, in soldoni, il cambio di paradigma produttivo, energetico, tecnologico, esistenziale per gran parte dell’umanità.

Klaus Schwab, massimo ispiratore del Forum di Davos, ha scritto un libro intitolato Covid 19: il Grande Reset. Peter Koenig , scenarista economico della Banca Mondiale,  esponente “critico” dell’iperclasse, lamenta che il testo “ammette, quasi con soddisfazione, che milioni di posti di lavoro andranno persi e continueranno ad essere eviscerati a velocità mozzafiato, che milioni di piccole e medie imprese se ne andranno per sempre, che solo poche sopravvivranno, ovvero i conglomerati globalizzati”. Il Grande Reset si basa sulla completa digitalizzazione dell’economia e del mercato del lavoro; sulla sostituzione delle fonti energetiche tradizionali con quelle alternative; sull’avvio di una quarta rivoluzione industriale attraverso le reti 5G e 6G.

Il Grande Reset, dovrebbe produrre un modello economico “verde”, con gli enormi costi della ristrutturazione generale – economici ed esistenziali- totalmente scaricati sui popoli, diventati un carico superfluo per i padroni del mondo. Questo spiega il ruolo di personaggi come Greta Thunberg e forse il posizionamento della Chiesa con l’enciclica Laudato sì.
(...)
Il Grande Reset- di cui la gestione del virus è una tappa fondamentale- rientra nel progetto Agenda 2030 delle Nazioni Unite i cui obiettivi sono stati così riassunti dall’ analista William F. Engdahl.  Avremo un mondo “con uguaglianza di reddito, uguaglianza di genere, vaccini per tutti sotto l’egida dell’OMS e della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations lanciata nel 2017 dal WEF in collaborazione con la Bill & Melinda Gates Foundation”. La parola chiave dell’intera Agenda 2030 è “sostenibile”, un termine apparentemente virtuoso dietro il quale “si cela una riorganizzazione della ricchezza mondiale attraverso mezzi come le tasse punitive sul carbonio che ridurranno drasticamente i viaggi aerei e dei veicoli”.

La trasformazione si maschera dietro utopie moralistiche ed umanitarie, ma è una nuova distopia oligarchica, che prevede una sostanziale erosione dei redditi della classe media per consentire sia la riduzione di consumi ed emissioni, sia quella “uguaglianza di reddito” che il capitalismo della sorveglianza trasformerà in uguaglianza verso il basso​, tendente a una “amazonizzazione” della società, con un gigantesco trasferimento di reddito verso il vertice della piramide. Il lockdown ha accelerato il processo: nei mesi della serrata generale gli uomini più ricchi del mondo e le imprese loro collegate hanno aumentato di un enorme 25 per cento i loro patrimoni. Il valore in Borsa dei GAFA più Microsoft supera ampiamente il PIL annuo del Giappone, la terza economia del mondo. Il solo patrimonio del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, si è incrementato di 76 miliardi di dollari, il triplo di una manovra economica di uno Stato come l’Italia.

Roberto Pecchioli

 

--- ----- ---


vedi anche: rivoluzione mondiale il quantum financial system 

.

2 commenti:

  1. Britain’s heir-to-the-throne Prince Charles urges a "worldwide shift" (i.e. global reset) is required as we are "literally at the last hour" before the climate apocalypse hits humanity.

    RispondiElimina
  2. Nel suo libro Covid-19: The Great Reset, il globalista del World Economic Forum Klaus Schwab afferma che il mondo “non tornerà mai” alla normalità, nonostante ammetta che il coronavirus “non rappresenta una minaccia esistenziale”.

    James Delingpole di Breitbart svela come Schwab sia ancora più esplicito nel suo libro sul piano dell’élite per sfruttare la pandemia COVID rispetto che nelle sue dichiarazioni pubbliche.

    Schwab ha sempre promosso l’idea che il COVID venisse sfruttato per ottenere un nuovo ordine mondiale, affermando: “Ora è un momento storico non solo per combattere il … virus, ma anche per modellare il sistema … per l’era post-corona”.

    https://neovitruvian.com/2020/11/10/il-globalista-klaus-schwab-il-mondo-non-tornera-piu-alla-normalita-dopo-il-covid/

    RispondiElimina