domenica 2 febbraio 2020

miniere sudafricane sotto attacco


La seconda domenica di dicembre 2019, un plotone di criminali armati di fucili d'assalto AK-47 e R6 ha preso d'assalto una delle più grandi miniere d'oro ancora operanti nel leggendario bacino del Witwatersrand in Sudafrica.
Muovendosi con precisione militare, i 15 attaccanti saccheggiarono la centrale di fusione nella miniera di "South Deep". Pur non riuscendo a entrare nel caveau principale, la banda fuggì tre ore dopo con un concentrato d'oro del valore di mezzo milione di dollari.

Le miniere d'oro offrono obiettivi facili per le bande che in precedenza erano specializzate in rapine di contanti. In Sudafrica i criminali hanno sempre più spesso il sopravvento su una forza di polizia demoralizzata
. Lo scorso anno in Sudafrica ci sono stati 19 attacchi a strutture dell'industria di estrazione dell'oro, quasi il doppio rispetto al 2018.


Questi attacchi da parte di bande di rapinatori stanno creando ulteriori pressione sull'industria dell'oro in Sudafrica, che ha una storia di 130 anni.
Le aziende si trovano costrette ad aumentare i costi fissi in miniere spesso marginali che stavano già combattendo contro le incursioni da parte di minatori illegali.

 

Ciò si assomma alle sfide geologiche necessarie per trovare nuove vene in miniere che sono già tra le più profonde del mondo, scoraggiando gli investitori già preoccupati dalla crisi di approvvigionamento energetico del paese, afflitto da sempre più frequenti black-out di energia elettrica.


articolo completo su: www.bloomberg.com

Nessun commento:

Posta un commento