giovedì 11 giugno 2015

il tesoro di Himmler


Negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale le truppe americane hanno scoperto un graosso deposito di monete d'oro e d'argento presso l'ufficio postale di Plauen, una cittadina della Germania orientale.
I documenti dell'epoca dimostrano che la quel tesoro era direttamente collegato al capo delle SS, Heinrich Himmler.
Gli americani conquistarono la città il 16 aprile 1945. I documenti scoperti a Washington dallo storico tedesco Peter Heintje indicano che undici giorni più tardi un convoglio ha lasciato la città diretto a Francoforte sul Meno.
 

A quanto pare l'ufficio postale della cittadina era anche una filaile segreta della Reichsbank, la banca centrale tedesca. Nel 1944, con l'intensificarsi dei bombardamenti su Berlino, Himmler trasferì il suo tesoro di metalli preziosi  nella tranquilla città orientale di Plauen (vicino al confine con la repubblica Ceca).
I funzionari del III Reich avevano depredato oro in tutta L'Europa occupata. In particolare erano state depredate le riserve auree delle banche nazionali di Austria, Cecoslovacchia, Polonia e Belgio, come pure l'oro di privati cittadini.
Nella cassaforte dell'ufficio postale di Plauen c'erano 900 chili d'oro principalmente sotto forma di monete, 70 chili di argento e denaro contante.
I lingotti erano stati nascosti in 35 sacchi. Il tesoro comprendeva anche un milione di franchi svizzeri e 151.560 corone norvegesi e 98.450 fiorini olandesi. Il valore odierno si aggirerebbe sui 32 milioni di euro.

Il giorno successivo alla scoperta il tesoro era già in viaggio per Francoforte, perché Plauen era nella zona orientale che doveva finire sotto il controllo russo, come concordato durante la conferenza di Yalta.

A quanto pare il tesoro è rimasto a Francoforte per qualche tempo, ma non sono stati trovati documenti che mostrano la sua destinazione finale. Si ritiene sia stato spedito negli Stati Uniti come riparazione di guerra e sarà probabilmente finito a Fort Knox o nei forzieri della Federal Reserve di New York.



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