giovedì 14 novembre 2013
un sistema basato solo sulla fiducia
Se sommi tutte le banche dell'eurozona (non ci sono nemmeno quelle inglesi e svizzere che se metti pure quelle arrivi a 40mila):
LE BANCHE HANNO IMPEGNATO 32mila MILIARDI DI EURO, MA HANNO RACCOLTO SOLO 11mila MILIARDI DAL PUBBLICO (e tra parentesi non c'è modo di distinguere quanto dei soldi nei depositi liquidi di c/c e simili non sia denaro che viene da prestiti contratti...)
Cioè su 32mila miliardi che prestano e investono, se guardi dentro i bilanci e li sommi, di soldi da famiglie e imprese depositati ne hanno solo 11mila e il resto è DEBITO. Ma se le banche si indebitano per prestarti i soldi allora dove sono veramente i soldi ?
Se ci rifletti un attimo capisci che è un sistema finanziario il nostro basato SOLO SULLA FIDUCIA, NON SUI SOLDI. Per la precisione è basato sulla fiducia che ogni volta che le banche, che non hanno i soldi liquidi se glieli si chiede anche solo in parte, sono in difficoltà la Banca Centrale fornisce loro la liquidità, il denaro. Ovviamente creandolo dal niente, inventandolo, stampandolo, chiamalo come preferisci. (tra parentesi il direttore di WallStreetItalia, Luca Ciarrocca ha pubblicato questa settimana un libro solo su questa storia...e Luigi Paragone dice che gli piace molto... cioè della gente se ne sta accorgendo).
Sono dati elaborati da due top economisti tedeschi presso la BCE in un massiccio studio dell'ottobre 2012 su come tenere in piedi il sistema finanziario, Ulrich Bindseil, Adalbert Winkler, “Dual liquidity crises under alternative monetary frameworks” ECB Working papers, october 2012.
Quello che io scrivo qui un poco colorito e tirato via è esattamente quello che trovi discusso in questo denso studio della BCE ad esempio. Se lo leggi noti che sanno bene che i soldi non ci sono nel sistema. Ti spiegano che i soldi vengono creati quando c'è un problema di liquidità nel sistema bancario, dallo stato cioè dalla banca centrale per tamponare la crisi. Poi tutti si calmano e si va avanti ...
articolo completo con grafici su: cobraf.com
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