venerdì 19 aprile 2013

il giallo dell'oro di Cipro

le 14 tonnellate di Cipro

La Banca Centrale di Cipro smentisce, ma la notizia diffusa dalla Reuters sta pian piano trovando conferme nei corridoi dei ministero di Nicosia e tra gli addetti ai lavori lontano dall’isola. L’Isola starebbe progettando di vendere le proprie riserve d’oro, stimate nel valore di oltre 400 milioni di euro, per finanziare una parte dei prestiti e salvare l’economia, all’interno del progetto di valutazione delle esigenze di finanziamento istituito dalla Commissione Europea.

Il memorandum della troika prevede che, se da un lato Bruxelles si impegna a pompare nell’isola liquidità per 10 miliardi di euro, dall’altro chiede a Nicosia di reperirne per 13. Di qui la decisione dell’haircut sui conti correnti superiori a centomila euro che ha provocato il terremoto continentale, seguito dalla proposta (prima fatta e poi ritrattata) del numero uno dell’Eurogruppo, Jereon Dijsselboem, sul prelievo forzoso nei conti correnti di privati cittadini come modello applicabile anche altrove.

Ma ecco entrare nella partita le riserve auree. Il portavoce della Banca centrale di Cipro, Aliki Stylianou, ha affermato che tale decisione spetterebbe (eventualmente) esclusivamente al Consiglio di Amministrazione della Banca.

Nella scorsa settimana il prezzo dell’oro ha registrato il calo più sensibile dal mese di novembre. Secondo Bloomberg, lo stato del metallo sarebbe pesantemente influenzato dalle notizie che vogliono Cipro pronta a vendere il suo oro per rastrellare il più possibile denaro contante.

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fonte: ilfattoquotidiano.it  


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