giovedì 20 dicembre 2012

solita discesa pre-natalizia

i crolli pre-natalizi di 2012 e 2011

In assenza di notizie e di cambiamenti nei fondamentali che influenzano domanda e offerta, negli ultimi tre giorni le quotazioni dell'argento hanno subito una flessione del 7,5%, il maggior ribasso da oltre un anno.
Se rimane su questi livelli, l'argento concluderà l'anno con un deludente risultato di invariato.
Stiamo assistenzo a grosse liquidazioni di posizioni speculative (di carta) non solo nei metalli preziosi ma anche nel rame. 
Nei due grafici sopra si può notare la similitudine dei movimenti di prezzi nel periodo pre-natalizio del 2011 e di quest'anno  (la linea arancio indica l'oro, quella grigia indica l'argento).

Le banche centrali, a partire da quella cinese, stanno continuando a comperare oro fisico, le stamperie di banconote lavorano a pieno ritmo, l'indebitamento e le sofferenze bancarie crescono ovunque. Chi sta vendendo massiciamente oggi  sta chiaramente facendolo senza badare ai prezzi e ai fondamentali.
Come avevo ricordato nel post precedente, le grosse banche sono piene di liquidità creata dai loro amici delle banche centrali e nel breve termine possono fare con successo ogni genere di manovra speculativa, anche quelle senza senso.
I più cinici potrebbero anche pensare che la zecca degli USA abbia intenzionalmente bloccato le vendite di monete Silver Eagle per evitare di dover soddisfare le richieste dei tanti investitori che chiudono le loro posizioni di argento "cartaceo" per acquistare a prezzi vantaggiosi il metallo fisico.
 



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