giovedì 21 giugno 2012

non questione di se ma di quando



Da sempre sono molto più attento alla crisi bancaria anziche alla crisi del debito. Se occorre salvare le banche, gli stati dovranno scucire fior di quattrini. E se non ci sono i quattrini?
Ecco quindi il problema. Il vero grande problema. Le banche. E state pur certi che, se non interviene la politica dell’, questo problema diventerà IL problema del secolo.

E, premettetemelo, non sarà questione di “se”, ma una questione di “quando” salterà il mondo della finanza.

Ricordo ai gentili lettori che nel periodo autunno 2011 e fine 2012:
1) Le banche francesi si ritroveranno con oltre il 30% del loro debito in scadenza che dovrà essere rinnovato
2) Le banche spagnole e le banche italiane si ritroveranno con una situazione analoga, ma pari ad oltre il 33%.
3) Le banche tedesche, più fortunate in quanto si trovano in un paese più virtuoso, si ritrovano a dover “rollare” quasi il 40% del loro debito totale.
4) Le banche irlandesi invece, e questo non è da sottovalutare, si ritrovano con circa il 50% del debito a scadenza
Questi numeri non sono certi molto rassicuranti. Certo, l’ ha dato una grossa mano alle banche, però siamo ben lontani da poter dire che i problemi delle banche europee sono risolti!
Ma non mi fermo qui…
E’ giusto che sappiate anche altri importanti dati. Parliamo di Spagna.
a) per la cronaca, il sistema bancario spagnolo è pari a circa € 3.000 miliardi, tradotto in numeri civili, circa 2 volte il PIL della Spagna stessa. Banche della dimensione di Banco Santader, BBVA, Caixa, non si possono certo discutere… Oltre ovviamente al colabrodo Bankia.
b) I debiti finanziari lordi delle banche spagnole nei confronti della BCE sono pari a circa € 316 miliardi (aprile 2012)
c) Le banche spagnole hanno bisogno di “rollare” bond nel 2012 per circa € 600 miliardi.
Ora, siate obiettivi, non credete anche voi che le banche spagnole avranno qualche piccolo inghippo nel rinnovo di questi bond? Chi sostituirà i vecchi sottoscrittori e fornirà la liquidità? Ancora la BCE? Il fondo EFSF? I cinesi? Un miracolo?
E cosa può risolvere un prestito di 100 miliardi con questo scenario complesso? Non è certo un prestito risolutivo. Perché è insufficiente. In compenso però…gioite con me (si fa per dire…)
Grazie alla cifra avuta in prestito, ora Madrid è anche affogata nel debito pubblico. Infatti alcune fonti riportano che il debito reale della Spagna, oggi, è pari al 146% del PIL.
Morale: la frittata è fatta. Perché? Semplice. Qualcuno può spiegarmi come fa la Spagna a risolversi DA SOLA, coi suoi attuali mezzi, una crisi bancaria di queste dimensioni, condita perà da una crisi sul debito sovrano? Senza poi dimenticare le condizioni macroeconomiche del paese! Disoccupazione al 25%, tasso di insolvenza in perenne salita, crollo dei consumi, deficit a rischio esplosione, costo del debito pubblico in notevole salita. Bel quadretto eh?

Chi salverà la Spagna?
Ma a questo punto, la domanda è d’obbligo. Chi salverà la Spagna? E con quali mezzi? Solo UNA cosa può salvare la Spagna. Anzi due. (CLICK HERE)
E se non sarà così, la vedo veramente DURISSIMA. Per la Spagna (che salta, porca miseria se salta!) e poi a raffica (Effetto contagio) per Italia (sigh) e poi però anche Francia e poi lei… la Germania…
Sto esagerando? Può darsi. Anche perchè questi pareri sono sempre opinioni. Ma credo restino comunque degli ottimi spunti di meditazione e, se vorrete , di discussione.


D.T.


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