martedì 1 novembre 2011

panico pienamente giustificato

Panico greco a Piazza Affari

a 450bp, a 500 bp, FTSEMIB a -6.80%. 

Questo è panic selling. Ed è giustificato. Perché questa volta è il caso di avere paura. Innanzitutto dal rischio referendum greco.
Certezze? Zero.
La politica è un colabrodo, l’economia è un colabrodo, il futuro è un punto interrogativo che tende al colabrodo di prospettive. Sono troppo pessimista? No, lo dico sempre e credo che lo avrete capito. Io cerco sempre di essere REALISTA. E come vedete i mercati iniziano pian piano a darci ragione.
Oggi ci siamo ritrovati con un capitolo importante della crisi greca, ma non solo. Perché non di sola Grecia si tratta. Il problema restiamo sempre noi. L’Italia. CDS a 500bp.
Spread Bund BTP a livelli siderali, a sfiorare area 450bp, una linea Maginot dove la BCE, coi suoi acquisti cerca di mantenere un livello di decenza al nostro debito.
E poi i prezzi dei Btp, conseguenza del rischio paese: prezzi al collasso. E quindi, con BTP al collasso, banche al collasso.

Banche a prezzi di liquidazione (non di default, per favore, tocchiamo ferro…).
E il nostro debito? Mamma mia.. ma nemmeno immaginate quanto ci verrà a costare questo inasprimento del mercato. Uno sproposito…
C’è poco da fare, qui si va al collasso. Se i vertici della BCE hanno fino ad ora sfiorato le soluzioni, ora occorre intervenire in modo deciso e DEFINITIVO, mettendo sotto protezione tutto il debito Euro e i paesi periferici.
Qui non si tratta di salvare l’Euro. Si tratta di salvare il sistema finanziario. Ed, egoisticamente, il nostro sederino, i nostri risparmi, il nostro futuro.

Qui non si scherza più. O si sistemano le cose o si va a picco …

D.T.

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