domenica 19 aprile 2020

forte richiesta di monete ma West Point viene chiusa



Mercoledì scorso la zecca degli Stati Uniti ha deciso la chiusura temporanea della produzione nella sua struttura di West Point, nello Stato di New York, a causa del rischio per i dipendenti del coronavirus. Il blocco delle attività produttive nello Stato di New York è stato prolungato fino al 15 maggio.
Il sito di West Point produce monete d'oro, d'argento, platino e palladio, che vengono vendute attraverso una rete di distributori. E' l'unico centro di produzione delle zecche USA per le monete d'oro "American Eagle" da 22 carati e "America Buffalo" da 24 carati.


La chiusura arriva quando oscillazioni convulse nei mercati finanziari stimolano un aumento della domanda da parte degli investitori al dettaglio di metalli preziosi come beni rifugio. Il mese scorso, la zecca USA ha dichiarato di aver esaurito le monete "Silver Eagle" da un'oncia di argento puro, mentre lo scorso mese di marzo le monete d'oro che offre hanno avuto richieste sui livelli più alti degli ultimi tre anni.


moneta Silver Eagle

Il sovrapprezzo delle monete d'oro rispetto alle quotazioni del metallo puro oscilla tra il 5 e il 10 % mentre in tempi normali il sovrapprezzo è inferiore all'uno per cento.

Le borse della LBMA e del COMEX si sono preoccupati di dichiarare che non hanno problemi di inventario e che i mercati della carta (o meglio elettronici) per l'oro e l'argento rimangono sani. 

Nei loro forzieri, invece, ci sono molte indicazioni che le giacenze reali sono molto inferiori al necessario, sia a Londra sia a Chicago. Sembra che stiano diventando sempre più disperati nel mantenere l'illusione di mercati funzionanti come al solito, poiché la domanda di metalli fisici rimane alta mentre l'offerta è molto limitata.

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