mercoledì 21 dicembre 2016

Goldfinger team



Solo negli ultimi 18 mesi, n gruppo ristretto di Stati europei ha riportato in patria la cifra record di oltre 400 tonnellate d’oro da New York e da Londra, le due capitali finanziarie mondiali che dal 1945 custodiscono più della metà del tesoro aureo sovrano di almeno 100 nazioni. Prove certe non esistono, ma sono in molti a sospettare che dietro lo scudo dell’euro si stia creando uno scudo fatto d’oro.

Germania, Olanda, Belgio e Austria, nazioni-guida dell’Europa Centrale e della stessa eurozona, intendono riportare sotto la propria gestione diretta più del 50% delle riserve auree totali nazionali tra il 2018 e il 2020. Reimpatri non dettagliati di lingotti sono in corso anche da parte della Francia, della Romania e della Polonia tra i Paesi Ue, a cui possiamo aggiungere la vicina Svizzera che avrebbe in programma di riportare nei Cantoni fino a 500 tonnellate d’oro custodite a Londra e a New York.


Alla fine degli anni '90 la Banca Centrale Europea decise di inserire nelle riserve lingotti d'oro per il 30% della quota di riserve nazionali conferite dai Paesi membri. I soci dell’euroclub hanno versato nel complesso 767 tonnellate d’oro sovrano. Molto stranamente, a Francoforte non solo non è depositato neanche un lingotto delle 504 tonnellate d’oro che la Bce ha dichiarato di possedere a fine 2015. Secondo le stime degli analisti di BullionStar, oltre la metà dei lingotti Bce sono “curiosamente” affidati alla custodia di due banche centrali esterne all’Eurozona: la Federal Reserve a New York e la Bank of England a Londra.



ultimi dati ufficiali sulle riserve auree



Nel grafico sopra: dal 2010 le banche centrali dei 10 paesi con le maggiori riserve aurifere hanno incrementato i loro depositi di metallo giallo.




Per approfondire:

articolo dello scorso luglio: il-furto-del-millennio

vedi anche articolo su: ilsole24ore.com

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