mercoledì 8 luglio 2015

la fine della valuta fiat


LA FINE DELLA VALUTA FIAT E DEL MORAL HAZARD

La moneta, la sua quantita',  il suo valore, era fino a un bel po' di anni fa legata all'oro (gold standard).
Gli americani decisero di abolire il Gold Standard e di passare a una moneta la cui quantità e il cui valore era legata al PIL di una nazione, alla sua ricchezza.
In questo modo potevano avere a disposizione più moneta e ovviamente potevano creare più debito.
Con il passar degli anni e l'arrivo di Greenspan l'America in primis e poi tutto il mondo sono passati a un modello dove la quantità di moneta che veniva creata non era più sufficiente: il debito mondiale continuava a salire, le bolle (internet e materie prime) scoppiando creavano danni sempre più gravi all'economia reale (fino ai subprime e a Lehman).

La Fed in primis e poi via via le altre economie hanno abbandonato il modello di creazione della moneta legata al PIl o alla ricchezza reale di un paese. La creazione della moneta è stata quindi legata all'aumento del debito tramite il meccanismo del QE ...
Con il "Quantitive Easing" si è riusciti ad abbassare i tassi di interesse a livelli mai viti nel tantativo estremo di far ripartire la crescita economica.
I QE si sono rivelati utili nel breve periodo per le economie capaci di sfruttarli tramite politiche di ristrutturazione, aumento efficienza e riqualificazione della forza lavoro.
Ma i QE non sono eterni, gli effetti sono spesso troppo veloci ed effimeri per dare fiducia a un popolo e per far aumentare il benessere (anzi...il benessere delle masse viene a ridursi).
L'America ha poi  passato la palla prima ai giapponesi e poi all'Europa ... con nuovi qe
ma così facendo ha fatto salire il valore della sua moneta verso le altre.
In questo meccanismo di svalutazione competitiva rapida le forze lavoro sono le più colpite, la classe media viene affogata, i ricchi sfruttano le posizioni dominanti e diventano più ricchi (le banche centrali proteggono il capitale dalla distruzione che invece  sarebbe stata necessaria in una crisi vera dove i debiti dei falliti non venivano pagati e quindi si generava una sana cancellazione di ricchezza che permetteva il formarsi di nuova ricchezza e crescita duratura).

Il modello dei QE salvadebiti e salvacapitali oggi traballa, con gli Usa che vorrebbero alzare i tassi anche in presenza di bassa o nulla crescita (forse recessione), con la Cina che ha visto una valuta crescere troppo e una borsa andare in bolla, con lo stesso immobiliare troppo caro, con una  Grecia che sta mettendo in ginocchio l'Europa, con possibile cancellazione di debiti con perdite rilevanti di ricchezza e liquidità, per non parlare dell'introduzione di bail-in bancari.
Siamo davanti probabilmente a una forte correzione che porterà distruzione di liquidità e riduzione della crescita.
Ma quando si brucia ricchezza e liquidità (finalmente qualcuno direbbe) si cancellano anche i DEBITI e così facendo si riduce la massa monetaria che era stata creata durante i QE.
E' un effetto deflattivo devastante ... che crea fallimenti a catena e massive ristrutturazioni  dei debiti (tanto in europa si e' introdotto il concetto di bail in..e quindi le banche possono fallire) cancellando migliaia di miliardi di debiti nel mondo...la valuta che rimane è destinata ad assumere un VALORE MAGGIORE.
Ovvero da valuta sempre più FIAT si passa a un modello dove la valuta torna a essere sempre meno fiat e legata sempre di più al valore reale dell'economia.
La valuta diventa nel breve l'asset che mantiene valore rispetto a tutto e a tutti (anche nel confronto dell'oro).
L'importante è mantenere la liquidità o in contanti o  in una banca dove sia iperprotetta e dove non subisca i tassi che potrebbero diventare per un certo periodo di tempo anche negativi (bruciando liquidità).
QUELLO CHE TUTTI NOI DOBBIAMO CAPIRE E' SE LE BANCHE CENTRALI SONO ARRIVATE ALLA CONCLUSIONE CHE IL MODELLO QE E' DEFINITIVAMENTE TRAMONTATO E CHE ADESSO IL COMPITO DELLE BANCHE CENTRALI E' DI RIDURRE LA LIQUIDITA' FACENDO FALLIRE COLORO CHE SE LO MERITANO.
In queste ore avremo modo di saperlo osservando con attenzione come si concluderanno le vicende in GRECIA, CINA E OVVIAMENTE COSA ACCADRA' ALLA CRESCITA DEL SECONDO TRIMESTRE IN USA (che dovrebbe essere piu' debole delle attese)
il crollo delle materie prime non è fuoriero di buone notizie ... ma fa più pensare a una tendenza deflattiva che porterà a fallimenti o ristrutturazioni dei debiti di molte aziende o strutture finanziarie.

fonte: Mercato Libero News


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