giovedì 23 luglio 2015

4 supporti prima dei mille dollari

future con barre giornaliere

Le quotazioni dell'oro hanno toccato il minimo? Probabilmente non ancora, perché secondo le logiche del mercato assisteremo a un'inversione di tendenza solo quando la maggior parte degli investitori saranno diventati ribassisti.
Secondo i ribassisti più convinti il prezzo dovrà scendere fino a 600-700 dollari per oncia.
Nel breve/medio termine, il nostro modello computerizzato indica quattro livelli di supporto, a 1084, 1075 e 1042, prima di una discesa fino a minacciare l'importante livello di 1000 dollari per oncia.

Se le quotazioni riescono a chiudere la settimana sopra quota 1084, allora diventa probabile un rimbalzo di due settimane. Se, invece, chiudiamo la settimana sotto 1084, potremmo assistere a due settimane di panico al ribasso e un test delle quotazioni viste nel 1980

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solo un pezzo del puzzle

Pochi giorni fa' l'agenzia di stampa Associated Press ha diffuso un articolo dal titolo: "gli investitori sono a corto di ragioni di possedere oro"
La storia gira è stata ripresa da molti mass-media in tutto il mondo. 

L'AP ha riassunto piuttosto bene la situazione:negli ultimi mesi il dollaro si è rafforzato, diminuendo così l'attrattiva del possedere oro. L'economia degli Stati Uniti ha basi più solide, mentre il tumulto nei mercati azionari della Cina e la crisi del debito della Grecia non sono riusciti a ripristinare l'appeal del metallo come un rifugio da turbolenze globali.

Peccato che tanti analisti riescono a vedere solo un pezzo del puzzle. 

Il declino dell'oro e la salita del dollaro sono stati causati dalla fragilità strutturale dell'euro. L'economia mondiale sta spostandosi verso l'Asia, che secondo le nostre stime primeggerà entro il 2032. L'economia occidentale sta morendo, schiacciato dalle teorie socialiste/marxiste dei suoi governi.

C'è anche l'importante fenomeno della deflazione, causata da:
 

    (1) dall'aumento del debito del settore pubblico che spinge a un innalzamento delle tasse con conseguente minore crescita economica,  i governi a caccia di soldi tramite le tasse stanno distruggendo la liquidità e il libero flusso di capitali a livello globale.

    
(2)
nell'era di Internet, un'età della tecnologia di distruzione creativa, il nuovo sta soppiantando il vecchio e richiedendo sempre meno lavoro manuale. 

Così mentre i politici cercano di innalzare i salari minimi, le aziende private si rivolgono a robot e alimentano una spirale deflazionistica. I robot sostituiscono il lavoro manuale, eliminando le pensioni e spese sanitarie che sono diventati il costo più pesante in molte aziende. La catena di cafeterie Starbucks spende di più sui costi sanitari che sul caffè che deve rivendere. Tutto ciò alimenta la DEFLAZIONE misurata non solo in termini di prezzi, ma anche dal declino del reddito disponibile, in quanto i prezzi saliranno solo in seguito ad aumenti dei costi e non spinti dalla domanda come succede durante i periodi di crescita dell'economia.
Troppe persone rimangono ignoranti di come funzionano le cose e non riescono a vedere al di là di una sola dimensione che ha una definizione unica.
 

Altri ancora mi hanno scritto che si rendeno conto che tutto è collegato, un concetto che sta alla base di gran parte della filosofia asiatica.



   Martin Armstrong


fonte: www.armstrongeconomics.com  

mercoledì 8 luglio 2015

la fine della valuta fiat


LA FINE DELLA VALUTA FIAT E DEL MORAL HAZARD

La moneta, la sua quantita',  il suo valore, era fino a un bel po' di anni fa legata all'oro (gold standard).
Gli americani decisero di abolire il Gold Standard e di passare a una moneta la cui quantità e il cui valore era legata al PIL di una nazione, alla sua ricchezza.
In questo modo potevano avere a disposizione più moneta e ovviamente potevano creare più debito.
Con il passar degli anni e l'arrivo di Greenspan l'America in primis e poi tutto il mondo sono passati a un modello dove la quantità di moneta che veniva creata non era più sufficiente: il debito mondiale continuava a salire, le bolle (internet e materie prime) scoppiando creavano danni sempre più gravi all'economia reale (fino ai subprime e a Lehman).

La Fed in primis e poi via via le altre economie hanno abbandonato il modello di creazione della moneta legata al PIl o alla ricchezza reale di un paese. La creazione della moneta è stata quindi legata all'aumento del debito tramite il meccanismo del QE ...
Con il "Quantitive Easing" si è riusciti ad abbassare i tassi di interesse a livelli mai viti nel tantativo estremo di far ripartire la crescita economica.
I QE si sono rivelati utili nel breve periodo per le economie capaci di sfruttarli tramite politiche di ristrutturazione, aumento efficienza e riqualificazione della forza lavoro.
Ma i QE non sono eterni, gli effetti sono spesso troppo veloci ed effimeri per dare fiducia a un popolo e per far aumentare il benessere (anzi...il benessere delle masse viene a ridursi).
L'America ha poi  passato la palla prima ai giapponesi e poi all'Europa ... con nuovi qe
ma così facendo ha fatto salire il valore della sua moneta verso le altre.
In questo meccanismo di svalutazione competitiva rapida le forze lavoro sono le più colpite, la classe media viene affogata, i ricchi sfruttano le posizioni dominanti e diventano più ricchi (le banche centrali proteggono il capitale dalla distruzione che invece  sarebbe stata necessaria in una crisi vera dove i debiti dei falliti non venivano pagati e quindi si generava una sana cancellazione di ricchezza che permetteva il formarsi di nuova ricchezza e crescita duratura).

Il modello dei QE salvadebiti e salvacapitali oggi traballa, con gli Usa che vorrebbero alzare i tassi anche in presenza di bassa o nulla crescita (forse recessione), con la Cina che ha visto una valuta crescere troppo e una borsa andare in bolla, con lo stesso immobiliare troppo caro, con una  Grecia che sta mettendo in ginocchio l'Europa, con possibile cancellazione di debiti con perdite rilevanti di ricchezza e liquidità, per non parlare dell'introduzione di bail-in bancari.
Siamo davanti probabilmente a una forte correzione che porterà distruzione di liquidità e riduzione della crescita.
Ma quando si brucia ricchezza e liquidità (finalmente qualcuno direbbe) si cancellano anche i DEBITI e così facendo si riduce la massa monetaria che era stata creata durante i QE.
E' un effetto deflattivo devastante ... che crea fallimenti a catena e massive ristrutturazioni  dei debiti (tanto in europa si e' introdotto il concetto di bail in..e quindi le banche possono fallire) cancellando migliaia di miliardi di debiti nel mondo...la valuta che rimane è destinata ad assumere un VALORE MAGGIORE.
Ovvero da valuta sempre più FIAT si passa a un modello dove la valuta torna a essere sempre meno fiat e legata sempre di più al valore reale dell'economia.
La valuta diventa nel breve l'asset che mantiene valore rispetto a tutto e a tutti (anche nel confronto dell'oro).
L'importante è mantenere la liquidità o in contanti o  in una banca dove sia iperprotetta e dove non subisca i tassi che potrebbero diventare per un certo periodo di tempo anche negativi (bruciando liquidità).
QUELLO CHE TUTTI NOI DOBBIAMO CAPIRE E' SE LE BANCHE CENTRALI SONO ARRIVATE ALLA CONCLUSIONE CHE IL MODELLO QE E' DEFINITIVAMENTE TRAMONTATO E CHE ADESSO IL COMPITO DELLE BANCHE CENTRALI E' DI RIDURRE LA LIQUIDITA' FACENDO FALLIRE COLORO CHE SE LO MERITANO.
In queste ore avremo modo di saperlo osservando con attenzione come si concluderanno le vicende in GRECIA, CINA E OVVIAMENTE COSA ACCADRA' ALLA CRESCITA DEL SECONDO TRIMESTRE IN USA (che dovrebbe essere piu' debole delle attese)
il crollo delle materie prime non è fuoriero di buone notizie ... ma fa più pensare a una tendenza deflattiva che porterà a fallimenti o ristrutturazioni dei debiti di molte aziende o strutture finanziarie.

fonte: Mercato Libero News


lunedì 6 luglio 2015

un risultato oltre le aspettative


Oltre il 60% dei greci hanno votato NO.  Questa è una vittoria davvero sorprendente che avrà presto un impatto imprevisto su tutta l'Europa, anche per il fatto che moltissimi giovani per votare sono dovuti tornare al loro luogo di nascita, come il censimento narrato nel Vangelo che aveva costretto Giuseppe a tornare Betlemme.
Dovremmo
aspettarci mercati leggermente sotto shock perché la stampa sosteneva sempre il punto di vista di Bruxelles per opprimere il popolo. In concordanza con il mio modello previsionale, questo potrebbe essere l'inizio del contagio, le prime avvisaglie dei disordini generalizzati che si diffonderanno a partire dal punto di svolta ciclico previsto per i primi giorni di ottobre 2015.


    Martin Armstrong

fonte: www.armstrongeconomics.com