mercoledì 28 maggio 2014

anche Israele in guerra contro i contanti

Una commissione del governo israeliano ha messo a punto un piano in tre fasi per "fare tutto ciò che serve per farla finita con le operazioni in contanti in Israele".  La commissione stima che il mercato nero rappresenti oltre il 20 per cento del PIL di Israele, e sono i contanti l'elemento che lo favorisce. E' il cosiddetto "cash" che  consente evasione fiscale, riciclaggio e anche il  finanziamento del terrorismo.
Inizialmente dovrebbe essere consentito a persone e imprese di continuare a fare qualche operazione in contanti per piccole quantità di denaro, ma l'obiettivo finale è quello di costringere i cittadini israeliani far girare il denaro, per quanto possibile. Le banche israeliane sarebbero tenute a fornire a tutti i titolari di conto delle carte di debito per favorire ulteriormente i pagamenti elettronici.

In Svezia pare che attualmente solo il 3 per cento di tutte le operazioni commerciali si effettuino in contanti. In realtà, secondo un articolo del Washington Post, alcune banche svedesi non trattano più denaro in contanti: nella maggior parte delle città svedesi persino gli autobus pubblici non accettano contanti; i biglietti sono prepagati o si pagano con un messaggio dal cellulare. Una quantità di servizi in continuo aumento accetta pagamenti solo con carte di credito.

Negli U.S.A secondo l'ultimo studio condotto dalla MasterCard, circa l' 80% di tutti gli acquisti dei consumatori americani ormai avviene senza contanti.

fonte: endoftheamericandream.com






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