martedì 29 aprile 2014

rischio Russia per le banche europee

 Proprio come le banche americane correvano con le braccia aperte in Sud America nel corso degli anni '70 e si sono ritrovate con crediti insesigibili, possiamo vedere come la guerra economica contro la Russia sta ritorcercendosi contro i giuristi-politici che invocano le sanzioni senza capire che questa è una economia globale con ogni sorta interessi intrecciati. 

A breve termine potremmo assistere a una crisi bancaria europea che provocherà una implosione di gran lunga peggiore di quanto chiunque potesse immaginare. Le banche europee, infatti, possono essere considerate degli "zombie" a causa dell'enorme debito europeo, poi hanno fatto tutto ciò che avrebbero potuto fare di sbagliato, e lo hanno fatto in grande stile.

Il futuro sembra particolarmente pericoloso per le banche europee, perché si sono precipitate in Russia a braccia aperte aspettandosi che il boom dei mercati emergenti durasse per sempre, come avvenuto in Cina.
Le banche europee si trovano oggi con una esposizione massiccia verso le aziende russe.  Se continua il confronto tra l'Occidente e la Russia, diventa sempre più probabile Il rischio sistemico di banche europee che non potranno essere salvate. Possiamo già intravvedere il tracollo completo delle banche europee e dei loro mercati del debito con l'acuirsi della crisi in Ucraina.  Pare che Putin stia già fiutando il sangue di questa carneficina di banche.

Se gli occidentali continueranno a imporre contro la Russia sanzioni (che non potranno mai essere efficaci in ogni caso) assisteremo in Europa all'implosione di una crisi bancaria, a un ulteriore calo del PIL e a un aumento della disoccupazione.


Questo è il lato negativo di giuristi-politici. Sono ignoranti su come funzione l'economia mondiale e credono di essere semidei in grado di stabilire con un tratto di penna ciò che l'economia dovrebbe o non dovrebbe fare. Buona fortuna. Questi politici sono dei pazzi e gli elettori che li hanno votati sono stupidi. Sono come bambini di 2 anni che fanno esperimenti per vedere fino a quando riescono a farla franca.
        Martin Armstrong

 

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