venerdì 27 dicembre 2013

lo specchietto per le allodole

Cavoli l’Euro va di gran moda. Basta fare un post con un titolo pro o contro e BUM le statistiche di lettura si impennano. Il che significa che la stampa mainstream sta prendendo una nuova posizione. Principalmente contro ovvero per attribuire i problemi dell’economia italiana, la disoccupazione e il malessere sociale alle rigidità della moneta comune, alla cattiveria dei tedeschi e alla malvagia BCE.
Vi riassumo in premessa il mio pensiero:  l’Euro è uno strumento indifferente.

Si può scegliere di utilizzarlo correttamente ovvero:
  • sfruttarne i tassi bassi per mettere a posto i conti pubblici, cioè essenzialmente ridurre la spesa e la pressione fiscale;
  • fare efficenza, ovvero per incominciare eliminare ogni cattiva allocazione delle risorse pubbliche, cioè ogni spreco di denaro in mega-stipendi, opere inutili, affitti d’oro e altre simili amenità;
  • lavorare sui gap di competitività comparati, ovvero cercare di imparare dai vicini europei migliori, al limite copiando se proprio non sia ha un sussulto di fantasia;
  • lavorare correttamente e concretamente nelle sedi europee per fare valere i propri interessi nazionali. E non gli interessi di una qualche specifica lobby nazionale.
Si può scegliere di uscirne ovvero:
  • mettersi nelle condizioni economiche e di sistema per avere una valuta credibile sui mercati internazionali, ovvero al limite “svalutabile” dalla banca centrale ma comunque sotto controllo. Per sotto controllo si intende una condizione per cui ci sia una domanda estera per quella moneta sovrana. Altrimenti si finisce in una situazione Argentina.
  • Lavorare a testa bassa, con una classe dirigente preparata, per ricostruire i necessari trattati internazionali di scambio delle merci e circolazione dei capitali (e degli uomini) adatti e convenienti alla nuova situazione e che NON favoriscano singole lobbies italiane ma l’intero sistema Italia
  • Garantire condizioni interne di tutela della proprietà privata e del “fare” impresa, con tasse, burocrazia e giustizia civile “decenti” e competitive con i vicini europei diventati  competitors esterni.
  • Fare alleanze con altri paesi europei in difficoltà e NON adattati all’Euro per creare alleanze anche politiche, privilegiate (Spagna e fra poco Francia).
Ma in ogni caso, il nocciolo del problema NON è l’Euro.
Anzi, la questione dell’Euro e dell’invadenza degli organismi Europei è lo Specchietto per le Allodole.

Stare li a teorizzare che i problemi dell’Italia sono “Colpa dei Tedeschi” rappresenta il più idiota autogoal possibile (se si è in buona fede, altrimenti è solo legittima propaganda di partito).
E sta funzionando. (...)

Ora il punto è che l’Italia di oggi a livello di sistema è la stessa di quella di Craxi, Andreotti e Forlani. Eppure 20 anni fa sapevamo benissimo che l’Euro ci avrebbe imposto un prezzo in termini di efficenza interna  sapevamo benissimo che non avremmo più potuto permetterci residui fiscali mostruosi fra le regioni, ovvero milioni di cittadino parassiti sulle spalle di altri cittadini che producono. E sia chiaro parlo in termini di sistema, il SUD Italia DOVEVA essere il problema da risolvere con i 700 miliardi di sconto sugli interessi grazie all’Euro. Esattamente come la Germania ha affrontato e sta risolvendo il problema dell’EST.
Invece i 700 miliardi sono andati si al Sud, ma solo a mafie, politici e caricature di imprenditori.
E ora arriva il conto. Niente più pasti gratis per far funzionare il sistema Craxi, Andreotti, Forlani.
Soluzione: diamo la colpa ai tedeschi e al limite proviamo a tornare ala lira, hai visto mai che stampando si riesce a sopravvivere per quelli che siamo. 
Scordatevelo. Qualunque sia il sistema valutario che l’Italia sceglierà se manterremo al potere l’attuale classe dirigente, quella che ha governato alternativamente negli ultimi 20 anni, siamo finiti. Se ci mettiamo a dare la colpa ai tedeschi saremo solo complici, consapevoli o idioti inconsapevoli, degli stessi personaggi che hanno creato il problema. E non importa se perché in malafede oppure perché sono semplicemente inadatti al compito. E’ irrilevante.
Capite perché non ci penso neppure ad allinearmi alla retorica contro l’Euro ne tantomeno ai “Cattivi Tedeschi”?
Se volete vedere in faccia il problema basta uno specchio. E per cambiare è necessario cominciare a fare pulizia da casa nostra, e non mi pare una buona idea andare dietro ai nuovi convertiti alle più moderne teorie monetariste. Specie poi se i partiti che le propongono hanno costantemente fallito nel realizzare una qualsivoglia promessa elettorale, pur avendo avuto in mano il potere.
I “cattivi tedeschi” e la scelta del regime valutario sono specchietti per le allodole.

    FunnyKing

articolo completo su: rischiocalcolato.it

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