martedì 10 dicembre 2013

effetti avversi dello stimolo monetario


(...) abbiamo un paradosso: la crescita del PIL resta positiva; anzi artificialmente forte a causa della sotto-stima dell'inflazione, mentre in realtà l'economia è in crisi. L'aumento del PIL, che riflette il denaro speso dai pochi fortunati prima che venga assorbito dalla circolazione generale, nasconde una situazione economica peggiore. L'effetto di una nuova espansione monetaria non farà star meglio la maggioranza delle persone; invece li farà stare peggio a causa dell'effetto del trasferimento di ricchezza. Non c'è da stupirsi se la disoccupazione rimane ostinatamente alta.
 
Il problema per le banche centrali è che l'alternativa al mantenimento di un ritmo crescente di crescita monetaria è quello di provocare una crisi del debito, la quale coinvolgerebbe sia i governi più indebitati sia le imprese troppo estese ed i proprietari di case. Questo era il motivo per il presunto tapering: mettere un freno al tasso di creazione della moneta; è stato rapidamente abbandonato a causa della destabilizzazione dei mercati mondiali. 
Con le banche sottocapitalizzate già schiacciate da crediti inesigibili e passività dei depositanti, c'è il potenziale per una cascata di fallimenti finanziari. E mentre molti banchieri centrali potrebbero trarre profitto dalla lettura e comprensione di questo articolo, la verità è che non vengono nominati per affrontare la realtà: l'inflazione monetaria è economicamente distruttiva, e l'escalation dell'espansione della moneta porterà alla sua logica conclusione, ovvero, la moneta diventerà senza valore.


     Alasdair Macleod


articolo completo su: johnnycloaca.blogspot.it





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