venerdì 30 novembre 2012

meglio il mattone o il metallo ?

Quanta gente continua a pensare che il mattone non tradisca mai, quante persone hanno acquistato un immobile pensando alla propria pensione edin quanti ancora oggi nonostante tutto pensano che la "pietra" sia il miglior investimento della vita?
Sono finiti i tempi in cui le banche erogavano mutui senza preoccupazioni coprendo l’intero valore dell’immobile. L’italiano si è risvegliato e si è accorto che come per tanti altri investimenti, anche nell’acquisto di un immobile si presentano cicli ribassisti e rialzisti che durano anni.  
Si sta anche accorgendo che l’investimento nel mattone è una delle scelte meno liquide che esista (a differenza dell'oro - n.d.r.)
La casa, inoltre, è ormai il principale mezzo dello Stato per ripianare i debiti e visto la grande diffusione della proprietà immobiliare nei portafogli italiani non dovrebbe stupire il salasso causato dall'IMU e le conseguenze che porterà. 

grafico compravendite italia
andamento compravendite immobiliari

A proposito delle compravendite diamo uno sguardo all’andamento fino a fine 2011 ed ante IMU: come appare evidente dalla tabella stiamo assistendo ad un crollo delle compravendite e se analizziamo l'ultimo rapporto dell'agenzia del territorio, appare evidente come nel II trimestre 2012 sia continua ed in accentuazione il calo nel mercato immobiliare italiano.
Il tasso tendenziale annuo del volume di compravendite nel secondo trimestre del 2012  per l’intero settore immobiliare risulta, infatti, pari al -24,9 % e si tratta del numero minimo di transazioni registrate in un secondo trimestre dal 2004.

A livello locale oggi si ritiene anche che i prezzi non siano scesi molto e che i venditori mantengano ancora prezzi alti ma la vera chiave per capire la reale situazione, è il mancato incontro tra offerta e domanda.

I venditori provano a resistere ma se vorranno davvero vendere da qui al 2015 dovranno fare un nuovo repricing dei prezzi di vendita, poiché i compratori non sono disposti a comprare ai prezzi del 2007 e nemmeno a prezzi più bassi del 20%, visto che per finanziare l’acquisto occorre pagare uno spread di 350 punti nelle migliori delle ipotesi. Tassazione, difficoltà di accesso al credito e aspettative di ribasso dei prezzi frenano coloro i quali acquistavano seconde case a scopo di rendita o permutavano la prima per una più grande. E questi rappresentavano una fetta importante del mercato immobiliare 2000-2007.

La conseguenza è un mercato immobiliare italiano in forte discesa dal 2008 e probabilmente lo sarà ancora per diversi anni se si verificherà un andamento ciclico simile al passato: Il rialzo precedente alla bolla immobiliare del 2007 è stato molto forte e non dovremmo meravigliarci se vi sarà un ribasso dei prezzi altrettanto forte.
  

Rubens Ligabue 

 fonte: finanzaelambrusco.it 

 

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