venerdì 13 luglio 2012

guerra finanziaria confermata

alcuni rating dei paesi a rischio

Dopo il declassamento di Moody’s è ufficiale: l’Italia è veramente in guerra

Le dichiarazioni del Premier Monti mi avevano fatto sospettare qualcosa. Perché uscirsene fuori in questo modo così diretto, proprio in un momento dove l’Italia si stava impegnando in modo decisamente duro, lo trovavo quantomeno sconveniente?
Oggi invece è tutto più chiaro. Mario Monti già sapeva…
Sapeva che il sistema stava per bastonarci per l’ennesima volta. Non basta il piano di austerity, non basta l’impegno ed i sacrifici, non bastano le lori di Unione Europea, FMI e resto del mondo. Non basta niente di niente.
Ieri sera è arrivata la mazzata del . Nuovo declassamento. Stavolta è Moody’s l’autrice del taglio E ci catapulta nel girone della serie B, passando a Baa2 da A3, mantenendo un outlook negativo. Quindi due scalini in meno.

Motivi? Bla bla bla…

I motivi del declassamento sono quelli soliti, già conosciuti. Generici fin che basta, sistemici e congiunturali… Insomma la solita insalata che alla fine non ci porta certo grandi novità valutative. Non era forse meglio dire: vi abbiamo declassati perché questa è la tendenza e quindi, per prudenza declassiamo tutti quelli che sono più al certo della speculazione?
Una guerra, si, ma fratricida.
Da una parte il taglio del rating. Dall’altro lo scudo anti spread.
La cosa che più mi fa arrabbiare è questa: c’è il forte rischio di vedere TUTTI i sacrifici fatti che diventano inutili. Si cerca di calmierare i mercati? Si cerca di abbattere la speculazione? Si cerca di creare fiducia? Bene… E allora lavoriamo in questa direzione… E poi BOOOM, ti arriva Moody’s che con un colpo di machete ti ammazza tutte le prospettive…

Purtroppo occorre dare ragione al Monti. Questa è veramente una guerra. Una guerra finanziaria, una guerra di nervi, una guerra di rating. Ed ha come obiettivo la nostra sopravvivenza.
Credetemi, non sto esagerando… E a breve asta dei BTP…

D.T.


 

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