giovedì 1 marzo 2012

le borse stanno vivendo di aria fritta

Lo scorso dicembre, in coincidenza con l’LTRO 1, è partita una vera decorrelazione tra le borse europee e il mercato dei titoli di stato tedeschi (Bund). Dove sta l’assurdo? Se si trattava di vera ripresa, mi sarei aspettato quantomeno quel fenomeno che si chiama reverse fly-to-quality, dove gli asset considerati “safe haven” o porto sicuro, vengono liquiditati e si punta sugli asset più rischiosi. E invece no.
Come mai?
Semplice. Il denaro entrato sul mercato è denaro FRESCO, nuovo di pacco, che prima non c’era e viene utilizzato per fare trading (e quindi non genera inflazione, sia ben chiaro). Un denaro però a scadenza in quanto tra 3 anni verrà distrutto dalla BCE, una volta restituito dalle banche.
Stupisce infatti che il Bund ha mantenuto le sue posizioni, anzi, è ancora salito di prezzo. Segno che comunque il Bund NON è stato venduto.

Quindi il mercato oggi vive di “aria fritta”, è drogato. Punto e basta. E lo sarà ancora.

Ma a questo punto vorrei fare una domanda.
Capisco che Draghi ha fatto una scelta, ovvero salvare innanzitutto le banche, generando fiducia e sperando che, come conseguenza, tutto riparta. Ma queste iniezioni di liquidità dove ci porteranno? E soprattutto, visto che di strutturale in tutto questo non c’è nulla, tanto che poi, alla fine, il denaro NON viene girato all’economia reale, cosa resterà di buono dell’LTRO e quali saranno i suoi reali benefici sul mercato?
Signori, la BCE ha giocato pesante e ha messo sul piatto delle banche la cifra di 1 trillione abbondante di Euro (1.018 miliardi di €). E secondo voi le banche salveranno l’economia e contribuiranno alla ripresa oppure salveranno il loro bilancio e contribuiranno a gonfiare solo i mercati e il valore dei titoli di stato?

D.T.


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