giovedì 13 aprile 2017

una correlazione impressionante


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Il grafico sopra indica il confronto tra il valore dello Yen giapponese (linea bianca) e le quotazioni dell'oro (linea arancione) negli ultimi tre anni.
Come indicato dalla freccia verde, dall'inizio del 2016 la correlazione diventa impressionante.
Quando lo Yen rafforza contro il dollaro, i prezzi dell'oro aumentano mentre quando lo Yen si indebolisce, i prezzi dell'oro diminuiscono.
Si potrebbe dedurre che il prezzo di mercato dell'oro dipende in larga parte dai tassi di interesse reali e dalle manovre delle banche centrali.


Un'altra spiegazione sono le migliaia di miliardi di dollari di derivati e operazioni speculative del cosiddetto "carry trade" basato sullo Yen giapponese.
Che cos'è il carry trade?
Secondo la spiegazione fornita dalla rivista Forbes, si tratta nel chiedere prestiti di una valuta in un paese a basso tasso di interesse (come il Giappone) , convertendo poi i capitali in una moneta in un paese di tassi di interesse più elevato e investendolo nelle obbligazioni con rendimenti più alti offerte in quel paese. Le grandi banche fanno queste operazioni con una leva di 100 o anche 300 a uno. Ciò provoca movimenti importanti nei mercati finanziari, resi possibile dai trilioni di dollari di liquidità creata dalle banche centrali.






martedì 11 aprile 2017

tornati ai livelli dell'elezione di Trump

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Nel grafico sopra, con i prezzi in dollari per oncia, si può notare come oggi le quotazioni dell'oro sono tornati ai livelli precedenti la discesa dovuta all'elezione di Donald Trump, nel novembre 2016.
Con un rialzo giornaliero dell' 1,8 %  le quotazioni hanno superato il livello-chiave di 1275 dollari per oncia e sono inoltre risalite sopra la media mobile a 200 giorni, indicata nel grafico da una linea rossa.