giovedì 30 giugno 2016

declassato il rating del debito UE



Oggi l'agenzia di rating Standard & Poor's ha declassato il debito dell’Unione europea di un livello, da AA+ ad AA, a seguito del referendum britannico sull’uscita del Regno Unito dall’Ue.
Secondo Standard & Poor's: "L'uscita della Gran Bretagna richiederà inevitabilmente nuove e complicate trattative sul bilancio dell'Ue, indebolendo la sua flessibilita' di bilancio e introducendo incertezza sulle stime di bilancio". 


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Sempre oggi l'argento ha sfondato la resistenza a 18,50 dollari per oncia, con le quotazioni del future che hanno raggiunto i 18,90 dollari.

mercoledì 29 giugno 2016

argento oltre i 18 dollari

con barre orarie






Stamattina le quotazioni dell'argento sono tornate di slancio sopra i 18 dollari per oncia, avvicinandosi al target di 18.50 che avevamo indicato settimana scorsa.

martedì 28 giugno 2016

alcune indicazioni da un insider

fonte:  "Mercato Libero"

La sterlina recupera sul dollaro per la prima volta post Brexit;
Cameron va a Bruxelles per l'incontro di oggi; gli americani avvisano Europa e Inghilterra di evitare divorzi con VENDETTA che potrebbero diventare pericolosi
 

L'Europa è in un cul de sac.
Se il divorzio sarà tranquillo l' Inghilterra vedrà la sua economia crescere e altri paesi europei se ne andranno entro pochi anni. Se ci sarà una rottura violenta l'economia inglese potrebbe risentirne, ma si creerebbe una situazione pesante per l'intera economia  mondiale ... con fratture difficilmente sanabili.

(...)
I
tassi di interesse continuano a scendere ... e fino a quando davanti a rischi più alti ... i tassi scenderanno ... IL MONDO CONTINUERA' DIRITTO VERSO LA ROVINA ...e sui rimbalzi ...dovuti ai tassi bassi....sarà sufficiente vendere il vendibile.

da oggi shortare le banche diventerà  MOLTO PERICOLOSO infatti ci sono molti rumours di interventi per salvarle dalla speculazione (blocco vendite allo scoperto, stop al bail in, aiuti statali e chi piu' ne ha ne metta) ...
INSOMMA UN RIMBALZO E' NELL'ARIA ... SPECIE SE A BRUXELLES SI AVRANNO NOTIZIE OTTIMISTICHE ... MAGARI MESSE IN GIRO APPOSAITAMENTE
 

La cosa sconcertante è che a 4 giorni dall'esito del voto la politica europea debba incontrarsi per parlare e trovare un fronte comune mentre i mercati collassano....
Insomma ... possibile che la politica europea non avesse trovato già un fronte comune (un piano B insomma) post brexit? cosa hanno fatto in questi mesi ?
Inoltre le banche centrali non sono intervenute come avevano promesso...
INSOMMA PARE CHE I MERCATI ABBIANO PERMESSO AD ALCUNI ELETTI DI SPECULARE IN ASSOLUTA TRANQUILLITA' ... CON IL CONSENSO DELLA POLITICA.
 

IO INTANTO SUGGERISCO CAUTELA E VI DO' QUALCHE TARGET SUI MERCATI PRIMA DI CONSIDERARE ENTRATE REPENTINE
il rendimento del bund decennale è a -0,115%   (TARGET -011% / -0,25%)
il rendimento del btp decennale è a 1,42%   (TARGET DI SPREAD 190 PUNTI BASE)
il rendimento del decennale Usa e' all'1,45%  (TARGET A 1,20%)

l'oro è  a 1320 dollari all'oncia  (TARGET A 1390)
l'euro dollaro è a 1,105 (TARGET FRA 1,05 E 1,07)
l'euro sterlina è a 0,835 (TARGET  A 0,88)
l'euro Yen è a 112,5  (TARGET A 109,5)
il dollaro yen a 102 (TARGET A 99,5)

Dax target a 8750
Dow Jones  16.200
S&P 1920
Nikkey target 14500

PUNTIAMO INSOMMA A UN RIMBALZONE CHE PERMETTEREBBE DI POSIZIONARCI AL RIBASSO.


    Paolo Barrai

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Inoltre, secondo il Wall Street Journal e il Telegraph, ecco l'ennesimo tentativo di Draghi di salvare le banche italiane con 40 miliardi di denaro pubblico (ovvero di tutti noi):


Italy, is using Brexit as a pretext to unleash a euro 40 billion bailout of its insolvent banks.
As the WSJ reported earlier, the Italian government is considering a capital injection for the country’s banking system, after Italian lenders were hit by a sharp selloff in banking stocks Friday, triggered by Britain’s vote to leave the European Union.
Of course, Brexit has nothing to do with it: instead, as everyone knows by now, Italy's banks are beset with € 360 billion (and rising) in bad loans, some 18% of total bank balance sheets, chronically poor profitability amid record-low interest rates, thin capital buffers and high costs. It was precisely these concerns that the recently created Atlante "bad bank" was supposed to address until it became painfully obvious that its total war chest of €4.25 was woefully inadequate to put even the smallest dent on Italian bank insolvency.
According to Ambrose Evans-Pritchard, the country is the first serious casualty of Brexit contagion and a reminder that the economic destinies of Britain and the rest of Europe are intimately entwined. Morgan Stanley warned in a new report that eurozone GDP would contract by almost as much as British GDP in a "high stress scenario".  “When Britain sneezes, Italy catches a cold. It is the weakest link in the European chain,” said Lorenzo Codogno, former director-general of the Italian treasury and now at LC Macro Advisors.

So, in the spirit of never letting a Brexit crisis go to waste, Italy has decided to use the British referendum as the scapegoat and demand nearly ten time as much in new capital to be used (and abused) as Italy's banks see fit. As the Telegraph adds, an Italian government task force is watching events hour by hour, pledging all steps necessary to ensure the stability of the banks. “Italy will do everything necessary to reassure people,” said premier Matteo Renzi. “This is the moment of truth we have all been waiting for a long time. We just didn’t know it would be Brexit that set the elephant loose,” said a top Italian banker.
According to the WSJ, the chairman of Lower House’s Finance Commission, Maurizio Bernardo, confirmed that the government is studying options to support the banking sector, including a capital injection, and said a law decree “with measures going in that direction” could be approved by the end of this week. So far no decision has been taken as the government is monitoring how markets respond after Friday’s steep downturn.

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Infine, dal Financial Times:

L’Italia potrebbe essere la prossima tessera del domino a cadere”. L’editorialista del Financial Times Wolfgang Münchau prevede che il voto sulla Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, sarà solo l’inizio della fine dell’Eurozona, che sarà “distrutta”, “devastata” dal divorzio tra Londra e Bruxelles. E la prossima vittima sarà proprio Roma, o meglio il governo Renzi, che sul referendum costituzionale di ottobre si sta “prendendo una scommessa non meno rischiosa di quella di David Cameron“. Non a caso, gli ultimi sondaggi dopo la Brexit danno in vantaggio i no al 54%. Il giornalista dipinge uno scenario in cui alla consultazione vinceranno i contrari alle riforme, l’esecutivo cadrà e si apriranno le porte per un’uscita dell’Italia dall’euro e il collasso dell’intera Eurozona, “il più violento choc economico della storia” ...

venerdì 24 giugno 2016

maggior rialzo in 7 anni

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Sopra: grafico dei prezzi del future dell'oro in dollari per oncia alla borsa del Comex, con barre giornaliere.

Stamattina i prezzi han fatto registrare il maggior rialzo percentuale in 7 anni e sono tornati ai livelli di 27 mesi fa (come evidenziato dalla linea verde tratteggiata nella parte superiore del grafico).

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Stanotte il prezzo dell'oro in sterline britanniche ha registrato un'impennata del 15% :  il maggior rialzo in 42 anni, come mostrato nel grafico sotto:


giornata storica


Un evento che segna l'inizio di una svolta epocale.

Oro avviato verso il livello di resistenza a 1362 dollari per oncia, argento verso 18,50 dollari per oncia.

giovedì 16 giugno 2016

prossima tappa oltre 1400

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Sopra: grafico con barre giornaliere delle quotazioni dell'oro in dollari per oncia.
fonte: Jesse's Café Americain


Come previsto da un mese, siamo arrivati a testare la resistenza a quota 1309 dollari per oncia. In caso di sfondamento i prezzi dovrebbero raggiungere rapidamente la prossima resistenza in area 1400 o addirittura 1490 dollari per oncia.

Ieri sera la Federal Reserve, dopo i brutti dati sull'occupazione negli USA, ha prorogato ulteriormente il rialzo dei tassi che in passato non sono mai stati così bassi così a lungo.
Il sempre più probabile Brexit, inoltre, aumenterà il già pesante clima di incertezza e favorirà la corsa verso i beni rifugio.


Anche l'argento si appresta a sfondare una resistenza importante.








venerdì 10 giugno 2016

banche europee sull'orlo del baratro

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Oggi, venerdì 10 giugno, continua il crollo delle azioni delle banche europee.
Nel grafico sopra si nota come le quotazioni sono tornate ai livelli minimi di inizio aprile 2016.

Molto deboli soprattutto le banche, il solito Monte Paschi di Siena e persino Unicredito (too big to fail ? )

Nel grafico sotto si può notare l'andamento delle azioni del gigante tedesco Deutsche Bank, simile a quello della tristemente nota Lehman Brothers :


Sempre oggi, l'oro ha superato di slancio i 1275 dollari per oncia (e i 36 euro per grammo) e si dirige nuovamente verso la resistenza posta a 1308 dollari per oncia.

Le probabilità del Brexit continuano a crescere e molti investitori hanno (giustamente)  paura.

martedì 7 giugno 2016

deve restare sopra 16 dollari oncia

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Il grafico sopra, a barre settimanali, mostra l'andamento del prezzo del future dell'argento in dollari per oncia a partire dal novembre 2013.

Per la continuazione della figura a semicerchio - disegnata dai prezzi a partire da luglio 2014 - i prezzi devo restare sopra i 16 dollari per oncia.



articolo completo su: jessescrossroadscafe.blogspot.it